«Il Veneto, nonostante non abbia mai acconsentito al piano di riparto tra le Regioni imposto nel 2014, non solo ha accolto tutti i richiedenti asilo arrivati negli ultimi due anni, ma ora addirittura supera di 99 unità la quota assegnatagli dal Ministero degli Interni. Il Veneto risulta, quindi, tra le prime grandi regioni italiane, per numero di presenze migratorie. I dati, forniti dal ministero ai prefetti, ai questori e agli amministratori regionali, confermano ancora una volta che il Veneto ha già dato e che non può accogliere ulteriori arrivi». Lo sottolinea Manuela Lanzarin, assessore al Sociale e ai flussi migratori, delegata dal presidente Zaia a rappresentare l’amministrazione regionale al tavolo per l’immigrazione. «Parliamo di 24.827 persone accolte in Veneto negli ultimi due anni, alle quali il sistema sanitario regionale ha garantito controlli di prevenzione sanitaria e offerto cure e assistenza», prosegue l’assessore. «Inoltre, il sistema sociale regionale ha dovuto occuparsi della problematica dei minori stranieri non accompagnati, individuando anche soluzioni alternative e più flessibili rispetto alle comunità, in modo da fronteggiare numeri in continua crescita ed aiutare gli enti locali, che ne sostengono l’onere. Al prefetto di Venezia Cuttaia, che coordina il tavolo regionale, ho ribadito che il Veneto è arrivato alla soglia limite e non può più continuare ad accogliere arrivi indifferenziati di migranti».