IN DIECI ANNI SONO “SPARITI” 10MILA BELLUNESI

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È un paese per vecchi. E per pochissimi. Belluno scende sotto quota 207mila abitanti e assiste ad un innalzamento costante dell’età media. Il crollo demografico è certificato dai dati Istat (aggiornati al 31 marzo 2016). Il numero complessivo è impietoso: 206.536 abitanti (uno su quattro è over 65). Mai così in basso da quando esistono le rilevazioni. Perché finora la provincia dolomitica si era barcamenata attorno a quota 210mila abitanti. Certo, in calo. Ma non aveva mai toccato con mano una discesa sotto i 207mila. Un trend inevitabile. Basta guardare il passato recentissimo. Nel 2015 il dato era fermo a 207.894 residenti (-0,7% il confronto 2016-2015). Significa che in un anno si sono persi 1.358 abitanti: non pochi. Di fatto è come se da un anno all’altro fosse sparito il Comune di Tambre. O quello di Chies d’Alpago. Nel 2014 si arrivava a quota 209.430 (-1,4% il confronto 2016-2014): nel giro degli ultimi due anni si sono persi 2.894 bellunesi (come l’intero Comune di Lamon; o Alano di Piave). Strano? Tutt’altro. Il crollo demografico si misura anche solo nel primo trimestre di quest’anno. Il dato Istat al 1° gennaio 2016 dice 206.856 bellunesi; quello al 31 marzo si ferma a 206.400. Dieci anni fa: anno 2006. La situazione era ben diversa. Perché la provincia dolomitica poteva contare su 212.365 abitanti.

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