«Dobbiamo investire nella ricerca fitogenetica e nella certificazioni di qualità per selezionare prodotti che siano sempre più resistenti all’assalto dei nuovi parassiti e delle fitopatologie. La Regione ha incaricato il dipartimento di Agronomia dell’università di Padova di studiare l’evoluzione della presenza del moscerino della frutta e di verificare l’efficacia del lancio di alcune specie di parassiti che ne controllano il proliferare. L’obiettivo è incentivare i metodi naturali, valorizzando la ricerca avanzata e le capacità delle nostre università, per evitare il ricorso massiccio a insetticidi e a metodi di contrasto chimico che possono compromettere la salute dei consumatori e gli equilibri biologici, salvaguardando il lavoro, la professionalità e gli investimenti degli agricoltori. La Regione, con le sue strutture e i tecnici di Veneto Agricoltura, è al lavoro per evitare che alle ciliegie venete accada quello che è accaduto agli olivi della Puglia». Così l’assessore all’agricoltura, Giuseppe Pan, nell’incontro a Roncà, con gli amministratori locali e i produttori di ciliegie, nel cuore della produzione cerasicola veronese, che conta 2400 ettari di coltivazioni di ciliegio e raccolti per 150mila quintali. «Mi adopererò – ha concluso Pan – perché quest’area vocata alla cerasicoltura sia terra di sperimentazione delle ricerche del Dipartimento di Agronomia e del Servizio fitosanitario».