BOOM DI FURTI NEI NEGOZI E NELLE BOTTEGHE ARTIGIANE

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Se nel complesso i furti sono in diminuzione, quelli nei negozi com­merciali e nelle botteghe artigiane, che rappresentano il 10% circa del totale dei furti denunciati, sono invece in fortissima crescita. Negli ultimi 10 anni sono au­mentati del 170%. Nel 2014 le denunce hanno sfiorato le 106.500 unità: tra furti e spaccate è stato calcolato che si sono verificati mediamente 292 reati di questo tipo al giorno; 12 ogni ora, praticamente uno ogni 5 minuti. E non è da escludere che negli ultimi 20 mesi la situazione sia peggiorata ulteriormente. A lanciare l’allarme sicurezza nei negozi e nelle botteghe artigiane è l’Ufficio studi della CGIA che ha elaborato i dati Ministero dell’Interno – Di­par­timento della Pubblica Si­cu­rezza e Istat. «L’impiego sem­pre più massiccio dei sistemi di videosorveglianza, delle inferriate, delle por­te blindate, degli impianti di antifurto e il ricorso agli istituti di vigilanza hanno trasformato moltissime attività e­co­nomiche in piccoli bunker – segnala il coordinatore dell’Uf­ficio studi della CGIA Pa­olo Zabeo – nonostante ciò,  le statistiche ci dicono che le attività di prevenzione e di contrasto ai furti non so­no riuscite a scoraggiare  i ma­lintenzionati. Anzi». «Le regioni più colpite – segnala il segretario della CGIA Renato Mason – sono quelle del Centro-Nord. Sia in termini assoluti sia in rapporto alla popolazione residente, Emi­lia Romagna, Liguria, Lom­bardia,  Tos­cana, Piemonte, Veneto e Lazio sono state le realtà più colpite da questo reato contro il patrimonio. Sebbene i furti presso le attività economiche siano in cos­tante crescita anche nel Mezzo­giorno, il fenomeno al Sud presenta una dimensione meno preoccupante che nel resto del paese».

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