«Lei qui non può dipingere, sta occupando il suolo pubblico». Luigi Danesin, pensionato di 83 anni con una grande passione della pittura, stava dipingendo sulla sua tela un palazzo del Seicento in via Roggia quando due agenti della Polizia locale l’hanno invitato a spostarsi. Non c’è stato margine di trattativa anche perché, poco prima, gli stessi vigili avevano pizzicato la sua auto parcheggiata sul marciapiede. Quando Danesin li ha visti si è affrettato a scusarsi e, una volta graziato e dopo aver spostato la vettura, è tornato al suo cavalletto per continuare a dipingere. Niente da fare. Occupazione di suolo pubblico, per cui ha dovuto caricare tutti i suoi strumenti in macchina e tornare a casa.Una vicenda che ha del surreale perché, spiega ancora Danesin, «il mio cavalletto misura 70 centimetri, non mi sembrava una grande occupazione». L’ottantatreenne è membro dell’associazione artisti trevigiani e tra i suoi soggetti prediletti ci sono paesaggi, fiori e nature morte.Purtroppo non gli è bastato per convincere gli agenti a lasciarlo dipingere in via Roggia. «Vorrei incontrare il sindaco Manildo e chiederli maggiore attenzione per gli artisti», sottolinea Danesin.