«Siamo a fianco dei nostri allevatori, ridotti allo stremo dai prezzi stracciati offerti dalle industrie per il latte». Dopo tre mesi di tregua i produttori di latte tornano ad alzare la voce e a chiedere un equo prezzo per il prodotto. Confagricoltura Veneto, in collaborazione con la Cia, ha promosso per oggi un incontro regionale, che si svolgerà alle 10.30 nella biblioteca di Vedelago in provincia di Treviso, per tracciare una panoramica del settore lattiero caseario e delineare le possibili vie d’uscita dalla grande crisi italiana ed europea, scaturita anche dalla fine delle quote latte. «L’anno scorso hanno chiuso centinaia di stalle – dice Fabio Curto, presidente della sezione lattiero casearia di Confagricoltura Veneto – In Veneto, secondo i dati di Aprolav, l’associazione veneta dei produttori di latte che conta oltre 3000 soci, a chiudere i battenti sono state 431 aziende. La preoccupazione dei produttori è grande». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la raccomandata inviata una decina di giorni fa da alcune industrie ai piccoli produttori, con l’annuncio che da aprile il latte non verrà più raccolto. «Per molte aziende sarebbe davvero la fine – dice Curto – Per questo le associazioni agricole devono compiere ogni sforzo e superare la frammentazione, facendo massa critica per trovare forme concrete di sostegno al comparto. Il fronte comune va fatto anche con Aprolav: deve essere potenziata e fungere da cabina di regia per tutte le manifestazioni comuni».