«Proprio come oggi, anche cent’anni fa, dopo la Prima guerra mondiale, siamo stati protagonisti, noi agricoltori, impegnati nella ricrescita del Paese e nella formazione dei giovani, la base buona dell’Italia. Ed oggi come allora ci ritroviamo nuovamente protagonisti, sebbene in un contesto profondamente diverso e con condizioni economiche differenti, ma sempre pronti a rimetterci in gioco, all’interno delle aziende e nell’ambito familiare». Con queste parole il presidente nazionale dell’Associazione Pensionati Coldiretti, Giorgio Grenzi, è intervenuto ad Asiago, in occasione dell’annuale Festa regionale del Pensionato Coldiretti. Una mattinata piena di emozione e partecipazione, complice lo scenario in cui si è svolta, il Sacrario della Grande guerra. Dopo la santa messa svoltasi nella Cappella Ottagonale del Sacrario militare e la visita guidata al principale ossario della Prima guerra mondiale, infatti, il presidente nazionale Grenzi con il direttore regionale Coldiretti Pietro Piccioni, accompagnati dal presidente provinciale e regionale Coldiretti Martino Cerantola e dal direttore di Coldiretti Vicenza Roberto Palù, che hanno fatto gli onori di casa, la delegazione di oltre cento pensionati Coldiretti da tutto il Veneto ha raggiunto l’agriturismo “Cà Sorda ai Pennar” per il tradizionale pranzo sociale. Cerantola ha ricordato il valore degli oltre 70mila pensionati veneti aderenti a Coldiretti, l’organizzazione più rappresentativa del mondo agricolo: «Sono donne e uomini che hanno fatto crescere il nostro Paese».