VENETO SVILUPPO E SANITÀ È PARALISI

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In consiglio regionale siamo alla rissa su tutto e alla paralisi amministrativa. Maggioranza (dentro la stessa) e opposizione non fanno onore a ciò che rappresentano, cioè i cittadini. Sulla sanità siamo nel caos più completo. La volontà di Zaia e dei suoi di ridurre il numero delle Asl vede contrario anche un ampio fronte interno. Le sette Asl provinciali, non decollano. Si va avanti da mesi. C’è poi la grana di Veneto Sviluppo, la finanziaria regionale dove il consiglio non riesce neppure a revocare un consigliere e a eleggere un nuovo vertice. Così Veneto Sviluppo rischia di perdere la qualifica di intermediario finanziario che in parole povere sarebbe il suicidio tramite paralisi. Gli uomini di Bankitalia hanno fatto sapere in modo durissimo che non intendono concedere altre deroghe alle deroghe già concesse. Il braccio di ferro riguarda il presidente Massimo Tussardi sgradito ad assicurazioni, banche, dipendenti, una parte della maggioranza e si sussurra anche agli uomini di Palazzo Koch a Roma. Ma Zaia lo ha blindato. Tutto rimane in stallo. Si balla sul Titanic sulla pelle di cittadini e imprese.

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