
«Non si tratta di razzismo ma di buon senso: non risponderò di ciò che accadrà se non verremo ascoltati». Il sindaco del comune altopolesano di Ficarolo, Fabiano Pigaiani, torna a mettere le mani avanti. Ma non certo per stare sulla difensiva, perché la posizione è di attacco. Il nodo del contendere sono 70 richiedenti asilo che il Prefetto Enrico Caterino ha deciso di collocare in una struttura privata, l’Hotel Lory e che dovrebbero arrivare a breve. La situazione è decisamente incandescente. Non si placa sebbene siano passati giorni dall’inizio della protesta. Il consiglio comunale che si è tenuto sabato sera fino a tarda ora nel teatrino parrocchiale ha avuto toni avuto toni accesissimi. Presente anche l’assessore regionale Cristiano Corazzari, che ha parlato senza mezzi termini di «business dell’accoglienza». Il titolare dell’Hotel Lory, un tre stelle con 30 camere, Luigi Gigi Fogli, 79 anni, proprietario anche dell’adiacente ristorante White House e del night club Rimmel, che sorge sempre nello stesso complesso, ha spiegato di essere stato lui a chiedere al Prefetto informazioni sull’accoglienza dei richiedenti asilo, ma di aver poi fatto un passo indietro. È stata la prefettura, allora a farne uno in avanti e a decidere di utilizzare comunque quella struttura. Scatenando l’ira del sindaco.