Un atto vandalico ai danni di una lapide partigiana nel cimitero di Arson è stato scoperto dall’Anpi e denunciato dal comune, che tramite i servizi cimiteriali ha provveduto a informare della cosa i carabinieri, che stanno svolgendo le indagini per chiarire la natura del gesto. L’amara sorpresa che ha suscitato lo sdegno dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia c’è stata in occasione della ricorrenza della festività di tutti i Santi e dei defunti, quando è stata trovata spezzata la lapide che ricorda Gino Tatto, Francesco Itin ed Egidio Corte, a suo tempo voluta dai famigliari e dal Comitato di Liberazione Nazionale di Feltre. L’Anpi, nel condannare lo sfregio, assicura che raddoppierà i suoi sforzi «per la riproposizione della memoria». Come ogni anno, l’Anpi di Feltre depone sulla tomba dei partigiani caduti o sui monumenti e cippi che li ricordano un vaso di fiori con nastro tricolore. «Un gesto che significa riconoscenza per coloro che volontariamente sono morti per il riscatto dell’Italia dalla guerra di aggressione nazifascista ad altri popoli liberi», dice il presidente dell’associazione Gian Nicola Faronato. E per questo suscita ancora più indignazione l’atto vandalico ai danni della lapide nel cimitero di Arson che ricorda i tre partigiani della seconda guerra mondiale: «Un gesto sacrilego ed insensato».