Ancora una notte ad alta tensione a Ficarolo, dove si attende l’arrivo – comune non prima di lunedì 7 novembre – di un numero imprecisato di profughi, che alloggeranno all’Hotel Lory. I militanti, all’esterno dell’hotel, hanno spiegato due striscioni, contro la “invasione” e a tutela della proprietà privata. Quest’ultimo fa riferimento alla requisizione che il proprietario dell’hotel lamenta della propria struttura, laddove nel corso del consiglio comunale di sabato 29 ottobre era stata data una versione diversa dei fatti.La Prefettura da qualche parte deve sistemare queste persone, nessuna delle quali, da quando l’emergenza è cominciata, si è macchiata di alcun reato. Se tutti i sindaci collaborassero, sarebbe molto semplice risolvere la situazione: individuando una serie di strutture adeguate, il numero dei richiedenti asilo complessivo – 700 circa – sarebbe suddiviso in maniera da passare quasi inosservato. Se ognuno, però, alza muri e oppone dinieghi alle richieste della Prefettura, accade che qualcuno poi debba pagarne lo scotto. Del quale farebbe meglio a lamentarsi coi suoi colleghi sindaci, piuttosto che con la Prefettura. Quella in atto è una emergenza, a prescindere da ogni opinione. Di emergenze il Polesine ne sa parecchio, così come della maniera di risolverle. Sarebbe meglio. Ragionare e riporre i bancali, perché quando si comincia con le barricate anche piccole non si sa come si finisce.