BOTTACIN, LA RIFLESSIONE PER EVITARE ALTRE TRAGEDIE

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VENEZIA 27.06.2015.FOTOATTUALITA'.PALAZZO FERRO FINI. PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE E PROCLAMAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE.NELLA FOTO: L'ASSESSORE ALL'AMBIENTE GIANPAOLO BOTTACIN

In occasione del 50.mo anniversario dell’alluvione del 4 novembre 1966, l’assessore regionale alla difesa del suolo e alla protezione civile Gianpaolo Bottacin propone questa sua riflessione. «Oltre cento morti in Veneto e, tra essi, anche alcuni dei quali soccorritori. Questo il bilancio, solo dal punto di vista umano, dell’alluvione del 1966 di cui ricorre quest’anno il Cin­quan­tesimo anniversario. Da allora, e fino al 2010, poco o nulla è stato fatto per ridurre il rischio idraulico nella nostra regione. Basti pensare che l’ultima grande opera, il bacino di laminazione di Mon­tebello, risale al lontano 1926. Ma dal 2010, come ricorda spesso l’autorevole professor D’Alpaos, con l’avvento della nuova amministrazione Zaia è cambiato totalmente l’approccio alla materia: meno asfalto e più opere di difesa del suolo La politica oggi ha una grossa responsabilità: quella di dare soluzioni efficaci, scientificamente supportate, anche a costo di perdere qualche pezzo di consenso nel breve termine. È un lavoro difficile, spesso privo di qualsiasi soddisfazione, non certo una passeggiata per un amministratore, ma che qualcuno deve necessariamente fare».

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