Un regolamento «agro-protezionista» sancisce la spaccatura tra Forza Italia e l’amministrazione Bitonci. Per la prima volta gli azzurri votano contro un provvedimento della giunta, proposto proprio dalla vicesindaco “dissidente” Eleonora Mosco. Rottura che diventa plasticamente evidente dal risultato della votazione: 17 voti favorevoli, 12 contrari, 2 astenuti. «Noi siamo un partito liberale, non possiamo votare una norma anti-mercato. La Lega fa legittimamente le sue battaglie, ma in una coalizione ci si confronta», hanno chiarito i due esponenti forzisti Carlo Pasqualetto e Manuel Bianzale. I bitonciani serrano le fila. A difendere il regolamento la maggioranza, con Nicolò Calore e Davide Favero. «Gli allevatori e i contadini veneti fanno la fame a causa dell’Europa e del concetto di esotico difeso da una certa sinistra snobista», dice il primo. «È una norma che tutela il turista, che vuole gustare prodotti del territorio», afferma il capogruppo leghista. Pubblico spaccato in tre. Qualche urlo, molti cartelli ma clima sostanzialmente più disteso rispetto all’ultima seduta, quella del “linciaggio politico” a Russo.