MOLOTOV AL VITTORIO VENETO, SPUNTA LA PISTA “VENETEISTA”

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C’è una rivendicazione per le due esplosioni avvenute in centro storico nei giorni scorsi: un insegnante ha trovato una lettera ne­lla propria cassetta della posta ieri mattina. Su quanto sia attendibile la missiva, è argomento di discussione. In base a fonti informali, tuttavia, si ritiene che il documento sia scarsamente at­tendibile, in particolare per il linguaggio usato nel messaggio in cui, accanto ad esortazioni al ritorno ad una originaria indipendenza di una non meglio definita area «veneziana», i mittenti si qualificano con una denominazione che contiene termini sia in veneto arcaico sia in lingua inglese. Preoccupato il primo cittadino Roberto Tonon: «Non ho ipotesi prevalenti, sono soltanto amareggiato nel riscontrare come in questa città possano accadere gesti di simile natura – ha spiegato al termine di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblici al quale ha presenziato anche il Prefetto di Treviso, Laura Lega -. Incontrando sabato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ho chiesto un rafforzamento delle forze per intensificare la sorveglianza il quale mi è stato garantito».

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