Lo stand per promuovere le produzioni agroalimentari tipiche, il km zero, la tutela del made in Italy a fianco dei loghi del colosso mondiale degli ogm? Intollerabile. Così, quando ha scoperto che la Fiera dell’agricoltura di Santa Lucia di Piave ospiterà un’iniziativa con la Monsanto, la Coldiretti Treviso non ci ha pensato due volte e si è ritirata dalla kermesse. Un addio non destinato certo a passare sottotraccia. Perchè siamo alla vigilia della millenaria rassegna: quella che in programma dal 10 al 12 dicembre prossimo è la 1356a edizione di un appuntamento clou per tutto il settore primario trevigiano e veneto. E perchè la Coldiretti, oltre ad essere la maggiore associazione di categoria degli imprenditori agricoli, era presente in Fiera da almeno vent’anni. A scatenare le ire dei vertici dell’organizzazione di categoria è un convegno, in programma lunedì 12, intitolato “Agricoltura di precisione con dekalb: i benefici nella produzione di granella e di insilato”, curato proprio dalla multinazionale americana delle biotecnologie e delle sementi (nel 2015 ha fatturato oltre 15 miliardi di dollari).