Non c’è pace per il centro congressi. L’ultima tegola è la presenza di amianto vicino alle fondamenta del palazzo delle Nazioni, in fiera, l’area dove sorgerà il nuovo polo congressuale. Le fibre sono state notate dagli operai della Intercantieri Vitadello, la società capofila delle imprese che si sono aggiudicate l’appalto. È per questo che i lavori sono fermi dal 21 novembre. E le opzioni per la bonifica sono due: se si verificherà che l’amianto è localizzato su una ristretta porzione di terreno lo stop ai lavori sarà di 2-3 mesi. Se invece fosse accertato che le fibre sono sparse lungo tutto il sedime allora il ritardo potrebbe essere anche di 6-8 mesi. Questo significa che la tabella di marcia che prevedeva la fine dell’opera per primavera del 2018 slitterà probabilmente all’estate del 2019. Questa struttura promossa insieme da Camera di Commercio, Comune e Provincia che potrebbe cambiare il brand di Padova da quello del turismo religioso e legato alle città d’arte a quello del congressismo di alto livello, dovrà dunque attendere. Un ritardo importante per l’economia cittadina.