È stato portato a compimento positivamente il primo intervento di denervazione renale all’ospedale di Rovigo condotto dai medici chirurghi del reparto di medicina interna diretto dal dottor Emilio Ramazzina. L’intervento è stato eseguito in un paziente di 48 anni ricoverato nel reparto di medicina interna, seguito dal centro ipertensione dell’ospedale di Rovigo del responsabile Alberto Mazza e presso il quale era stato curato con sei diversi farmaci senza ridurre la pressione sanguigna. A 48 ore dall’intervento invece la pressione si è ridotta di 50 punti. La procedura è stata eseguita da Fabio Dell’Avvocata, presso il servizio di emodinamica di Rovigo diretto da Paolo Cardaioli. La denervazione renale, intervento innovativo e poco invasivo, della durata di circa 50 minuti, per via endovascolare permette di agire sugli organi responsabili della regolazione della pressione e permette il controllo della ipertensione resistente nell’85% dei casi. Rispetto alla tecnologia che eroga una singola ablazione questo sistema presenta significativi vantaggi tra cui una maggiore affidabilità procedurale, la riduzione del tempo di trattamento, un minor impiego di mezzi di contrasto e di raggi X. Oltre alla riduzione della pressione arteriosa in particolare della pressione sistolica, nuovi dati clinici confermano effetti favorevoli additivi della denervazione renale su patologie spesso associate all’ipertensione.