La carenza di medici continua a creare problemi nell’organizzazione dei servizi. Dopo le criticità nella gestione del Punto Nascita all’ospedale di Pieve di Cadore, l’Usl è costretta a ridimensionare anche il servizio di Pediatria. La questione è nota: i pediatri sono sempre più rari. «Non c’è stata possibilità di sostituzione del personale dimissionario tramite le varie procedure prontamente attivate dall’azienda nel corso dell’anno», fanno sapere dall’Usl di Belluno. E’ dunque necessario procedere alla riorganizzazione temporanea del reparto di Pieve di Cadore, comprimendo il servizio. Dall’Usl rassicurano: «Si confida che l’espletamento entro marzo 2017 del prossimo concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di 6 dirigenti medici pediatri possa fruttare un congruo numero di professionisti per incrementare le fila degli specialisti aziendali». Quanto al Punto Nascita di Pieve di Cadore, la recente assunzione di 6 ginecologi ha permesso di superare la criticità di questo periodo e da lunedì è nuovamente assicurata la presenza attiva di un medico ginecologo, dalle 8 alle 20, sette giorni su sette. «Questa è una cosa buona soprattutto in questa stagione di traffico e pericolo per la neve – commenta il sindaco Maria Antonia Ciotti – ma bisogna riaprire il servizio».E l’Usl aggiunge: «Nella prima parte dell’anno venturo si confida di innalzare ulteriormente il livello del servizio».