LE MANI DELLA ‘NDRAGHETA SU PADOVA, 33 ARRESTI IN ITALIA

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Reparti speciali dei carabinieri per la prevenzione al terrorismo in piazza del Plebiscito a Napoli, 13 Aprile 2016. ANSA/CESARE ABBATE

Le mani della ’ndrangheta sui banchi di frutta e verdura dei nostri supermercati, sui negozi di abbigliamento dei nostri centri commerciali, sulle forniture d’olio made in Italy nel mercato americano ma anche sugli appalti per le pulizie nei villaggi turistici. Il blitz dei carabinieri del Ros ha eseguito 33 arresti. L’indagine della Dda di Reggio Calabria ha dimostrato che la cosca Piromalli di Gi­oia Tauro comanda l’Orto­mercato di Milano e mira a esp­andersi a Nordest. La malavita organizzata ora si cela dietro intraprendenti agenti di commercio in grado di stringere relazioni con i gruppi della grande distribuzione. Ma quanto marcio c’è dietro quelle clementine calabresi. Al vertice della piramide della cosca c’era Antonio Piro­malli, 45 anni, originario di Pol­istena, a Reggio Calabria, ma re­si­dente in centro a Milano. Sua moglie, la milanese Cinzia Ferro, era riuscita invece a entrare in una società padovana che opera nel campo dell’abbigliamento. Determinante all’interno della cosca Piromalli il ruolo delle donne, fondamentali per le com­unicazioni tra affiliati. Com­pito che le portava a viaggiare tra Milano, Roma, Reggio Calabria e Padova.

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