«In Italia un terzo della spesa quotidiana è costituita da alimenti importati, per i quali non esiste una normativa di tutela, di tracciabilità, anche perché ci sono interessi industriali e di alcune lobby che lo impediscono. Questo, non solo rappresenta un danno alla nostra economia, ma rappresenta un pericolo per la salute dei consumatori. Anche il recente via libera della Ue all’importazione diretta di olio tunisino senza dazi apre un nuovo fronte di possibili contraffazioni». É quanto dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Pan, intervenendo al duplice incontro della scorsa settimana promosso da Coldiretti con l’ex procuratore capo Giancarlo Caselli, presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. «Il fatturato della agromafie sfiora i 15 miliardi di euro – prosegue Pan -si moltiplicano i casi di “concorrenza sleale” che penalizzano produttori e consumatori. Il Veneto – ha riassunto l’assessore – è in prima linea nella lotta alla contraffazione, con una propria normativa, un programma regionale a tutela dei prodotti a denominazione protetta che finanzia con 500 mila euro attività di monitoraggio, azioni legali di tutela delle denominazioni protette e la registrazione di marchi a livello nazionale e internazionale».