A MESTRE UN NUOVO COMITATO “PRIMA LA LEGALITA’ IN CITTA'”

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Mestre ha un nuovo comitato. Una nascita spontanea, partita da chi abita e risiede in una delle aree più depresse della città, dove il degrado ha diversi nomi: spaccio, prostituzione, sovraffollamento abitativo, incuranza della manutenzione urbanistica ma anche tanta maleducazione e non solo da parte di immigrati o stranieri con lingue e usanze diverse. Il Comitato, ribattezzato Cap­puccina Piave, ha radunatoduecento persone al centro Kolbe, ove gente, mestrini doc, convivano da anni ormai con situazioni sempre più pesanti. Mara Ranucci, ispiratrice del nuovo comitato, ha realizzato dei volantini, li ha distribuiti con alcuni volontari, ha affittato la sala e dato il via a questa nuova avventura civica. «Quando c’è legalità c’è uguaglianza. La cultura, la lingua e la religione ci dividono ma la legalità è quello che ci rende uguali. Non siamo schierati ma facciamo politica: quella che chiede interventi, fatti, decisioni, da parte delle istituzioni ma anche da parte dei cittadini stessi, perché per uscire da questa situazione bisogna mettersi in gioco», ha spiegato. Proposte, idee, testimonianze. La prima assemblea è servita per stendere un primo documento in cui sono emerse delle priorità: la droga e lo spaccio è una di queste, seguita dalla prostituzione, dalla situazione indecorosa di alcune vie, passando poi per il problema alcune affittanze perché è emerso come molti appartamenti sono dati in locazione a stranieri, immigrati e siano sovraffollati. Prima la sicurezza, la gente chiede telecamere sulle strade.

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