JIHAD, ZAIA: LEGGI SPECIALI IL PATRIARCA PARLA DI DIALOGO

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“Il blitz della Direzione Distrettuale Antimafia e Antit­ errorismo di Venezia coordinata dal proc­uratore aggiunto Ade­lchi d’Ip­polito, che ringrazio a nome di tutti i veneti, ci restituisce un senso di sicurezza per il quale siamo grati a tutti gli inquirenti e alle Forze dell’Ordine che hanno portato a termine la brillante operazione. Avevamo i terroristi in casa ma, per fortuna, anche bravissimi tutori della legalità. Fa piacere sapere che la comunità veneta è protetta da magistrati e forze dell’ordine di questo livello e professionalità”. Lo dichiara il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, apprendendo del blitz che ha portato polizia e Carabinieri a sgominare una cellula jihadista, con perquisizioni a Venezia, Treviso e Mestre, tre arresti e il fermo di un minorenne. “Questo successo – dice Zaia – è la dimostrazione che siamo in presenza di un fenomeno terroristico diffuso e capillare, verso il quale oc­corre applicare tolleranza zero e leggi speciali”. «Sollievo e gratitudine»  anche da parte del patriarca di Venezia, Francesco Mo­raglia. n una dichiarazione rilasciata all’agenzia Sir e al settimanale diocesano Gente Veneta, il patriarca afferma che “rimane sempre vero, comunque, che la paura si vince imparando ad affrontare insieme la quotidianità con stile di vita che non si arrende al ricatto della violenza e del ter­rorismo. Si tratta di vivere ­se­nza cedere al panico. Cc­ertamente la risposta non è fa­cile ma, proprio per questo, ­deve essere data con forza sia dalla comunità civile sia dalle comunità religiose affinché la nostra città, da sempre aperta al mondo e luogo d’incrocio di culture, continui a credere nell’incontro e nel dialogo”.

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