Promuovevano lo spaccio di droga sui social network. In questa maniera cinque tunisini, irregolari e pregiudicati, si erano creati un enorme giro di clienti tra la zona circostante la chiesa di San Gregorio in via Valmarana, quella della fermata del capolinea nord della linea del tram, in via Pontevigodarzere, e della Castagnara, ai confini tra Vigodarzere e Cadoneghe. I carabinieri della compagnia di Padova e della stazione di Vigodarzere, coordinati dal sostituto procuratore Benedetto Roberti, hanno fatto scattare le manette per tutta la banda di nordafricani, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gip Tecla Cesaro. L’indagine era partita nel 2014. A finire dietro le sbarre tutti giovani tra i 25 e i 30 anni provenienti da Kabaria, vicino a Tunisi. Erano ben inseriti nel territorio, molto conosciuti li contattavano attraverso Whatsapp su un numero telefonico che cambiava spesso, ma anche su Facebook, dove promuovevano le sostanze con frasi in codice: «C’è il vino buono» oppure «Ho una maglietta nuova», con cui informavano l’arrivo di droga di qualità, offerta in svariate tipologie, anche se a farla da padrone era la cocaina.