PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE, “UNA FERRARI CHIAVI IN MANO”

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“Oggi lanciamo una sfida identitaria, nella quale però ognuno dei protagonisti ha saputo rinunciare a un pizzico della sua per far nascere un Con­sorzio al quale le Istituzioni consegnano una Ferrari chiavi in mano e con il pieno di benzina. Dobbiamo andare uniti sui mercati e puntare alla qualità e a un prezzo adeguato, remunerativo”. Con queste parole il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, al Vinitaly, ha descritto la nuova Doc Pinot Grigio delle Venezie, che riunisce in un Consorzio interregionale il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento. Nel Triveneto i vigneti della nuova Doc valgono un potenziale produttivo di quasi 2 milioni di ettolitri, 260 milioni di bottiglie e 24 mila ettari. Il 56% del totale nazionale di Pinot Grigio è coltivato proprio in Veneto, dove gli ettari dedicati sono 13.400.  A partire dalla vendemmia 2017 le uve Pinot grigio raccolte in Veneto, Friuli e Trentino potranno essere quindi commercializzare unicamente con questa denominazione di origine controllata “delle Venezie”. Di fatto il Veneto diverrà il più importante bacino mondiale di Pinot grigio, un vino che per il 95 % viene esportato all’estero.

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