“La riforma delle Ater ha fatto un nuovo passo avanti: sono stati sciolti alcuni dei nodi del percorso istruttorio, predisponendo un testo che potrà, mi auguro presto, superare agevolmente l’esame finale. Dobbiamo porre mano con urgenza al sistema di assegnazione e gestione degli oltre 40 mila alloggi del patrimonio pubblico del Veneto perché sia più equo, superi ingiuste rendite di posizione e riesca ad assicurare il diritto alla casa a chi ha più bisogno: anziani, genitori soli, disoccupati, giovani coppie”. L’assessore Manuela Lanzarin commenta così i lavori della commissione Urbanistica e territorio del Consiglio regionale, sulla riforma delle regole dell’edilizia pubblica residenziale, arrivati alla stesura di un testo unico tra le diverse proposte in discussione. “Stiamo lavorando – conclude l’assessore – per introdurre alcune regole di buon senso e di corretta gestione, fermo restando il principio cardine della riforma: le fasce più deboli sono e resteranno protette. Non vogliamo sfrattare nessuno, intendiamo solo rendere disponibili più case e in buone condizioni, per accorciare le liste di attesa e assicurare un tetto dignitoso a chi non può permettersi di accedere al libero mercato. Le case pubbliche sono un bene sociale: i canoni dovranno essere sostenibili e i primi a beneficiarne dovranno essere gli anziani e i meno abbienti”.