Quei due colpi di fucile sparati in aria dalla finestra della sua abitazione per intimorire i ladri che lo stavano derubando del rame, come è stato ricostruito dai carabinieri di Padova, alla fine gli sono costati il sequestro dei fucili e il ritiro della licenza. Per l’imprenditore ottantenne Armando Bovo, che non ha mai confermato pubblicamente di aver sparato la sera di venerdì 14 aprile dalla finestra di casa, è scattata subito la denuncia da parte dei carabinieri per esplosioni pericolose di arma da fuoco e il sequestro delle armi. E oltre al procedimento penale, è stato avviato nei suoi confronti anche un procedimento amministrativo da parte della Prefettura con il ritiro del porto d’armi. Anche se quei colpi di fucile, come accertato dai militari dell’Arma, sono stati esplosi distante dall’angolo del cortile dove si stava consumando il furto, e solo per spaventare i ladri, per l’imprenditore ci sono state comunque della conseguenze. Il fatto è accaduto nel cortile della ditta Bovo Srl di Rubano, specializzata in impianti elettrici industriali.