Bullismo e violenza al Giorgi. Uno studente è stato colpito al volto da una perforatrice lanciatagli contro da alcuni compagni che da mesi lo maltrattano e non perdono occasione per metterlo alla gogna. La macchinetta di ferro, di quelle usate per fare i buchi sui fogli da inserire nei quaderni ad anelli, gli ha aperto uno squarcio all’altezza del sopracciglio. E la faccia si è subito trasformata in una maschera di sangue. Il giovane è corso in bagno e ha provato a tamponare la profonda ferita con l’acqua. Ma alla fine per bloccare l’emorragia è stato costretto a rivolgersi al pronto soccorso del Ca’ Foncello, dove gli sono stati dati dei punti di sutura. E poteva andare anche molto peggio: la perforatrice non gli ha preso l’occhio solamente per una questione di millimetri. Il fattaccio è accaduto a metà aprile in una classe della scuola professionale che si affaccia sul Terraglio. Il gruppetto di bulli ha aggredito il ragazzo nei minuti di anarchia del cambio dell’ora, quando il professore che aveva concluso la lezione se n’era già andato e quello successivo doveva ancora arrivare. A quanto pare senza un motivo. In tutto ciò hanno gioco facile: il diretto interessato, a quanto pare, non reagisce alle provocazioni, agli scherzi sempre più pesanti e nemmeno alle botte. Non ha mai denunciato nulla. E, anzi, si inventa sempre incidenti per giustificare ogni livido. Sia con gli insegnanti che con la propria famiglia. E ha ripetuto la stessa cosa pure ai dottori del pronto soccorso che l’hanno medicato.