Cybercrime, siamo tutti nel mirino (target). O, detto altrimenti, sotto un potenziale attacco virtuale. Un centinaio di persone hanno partecipato al convegno sull’argomento che si è tenuto nella cornice del castello del Catajo di Battaglia Terme. Presenti, fra gli altri, Letterio Saverio Costa, direttore tecnico principale della polizia di Stato e Simone Giraldo, assistente capo. L’evento, organizzato da Pwc, società di consulenza leader a livello mondiale, e da Yarix, uno dei maggiori player italiani nel settore della cyber security, ha avuto il merito di trasmettere «alle aziende e ai cittadini la consapevolezza di quanto la protezione dei propri dati sia divenuta una necessità di primordine». I dati illustrati hanno del clamoroso: un terzo delle aziende venete prese di mira nel 2016 ha riportato perdite del 20% rispetto al fatturato medio. «Stiamo parlando di veri e propri mancati guadagni», ha sottolineato Mauro Conti, docente di Informatica all’Università di Padova. Le pmi, in particolare, si sono riscoperte impreparate. «L’Italia è il quarto Paese al mondo per numero di utenti colpiti da programmi malware», ha aggiunto il docente. La nostra Regione non fa eccezione: nove imprese su dieci sono esposte a raid informatici. Qualche consiglio pratico? Mai fornire i numeri relativi al conto corrente personale, così come bisogna prestare attenzione a cliccare ovunque nel mare magnum di internet.