Autonomia Lettera Aperta Ai Bellunesi

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“Prendo carta e penna per evitare che ci siano interpretazioni maliziose alle mie parole sulla questione dell’autonomia di Belluno. Come diceva il Manzoni, ‘ai posteri l’ardua sentenza’: ma se il referendum di Belluno si fa è perché gli atti necessari sono stati fatti. Se non si fa, di certo non è colpa della Regione”. Comincia con queste parole una lettera aperta rivolta dal Presidente della Regione del Veneto ai cittadini bellunesi sul tema dell’autonomia della provincia dolomitica veneta. “Ho appreso dai media – continua il Gove­rnatore – che pare che la Provincia di Belluno stia approntando un quesito referendario da abbinare in un election day a quello che si terrà il 22 ottobre per l’autonomia di tutto il Veneto. Per quanto mi riguarda, la casa dell’autonomia è sempre aperta e qualsiasi azione che vada in quella direzione va accolta, purchè non sia strumentale. Porte aperte, quindi, ma deve essere chiaro che è Belluno che deve rispettare il suo Statuto rispetto alla formulazione del quesito, altrimenti le parole non si tradurranno mai in azione concreta. Occorre infatti che il referendum riguardi, dice lo Statuto della stessa Provincia, esclusivamente argomenti locali di competenza dell’amministrazione; che si attivi una commissione per il giudizio di ammissibilità della proposta; che la comunicazione di ammissibilità venga notificata al Presidente della Provincia, il quale dovrà poi porre all’Ordine del Giorno una delibera di presa d’atto. A questo punto devono essere fissate le modalità di svolgimento del voto. Tutto questo non c’è ancora”.

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