Ricostruire le modalità dell’appuntamento con la morte. Gli accertamenti tecnici su cui la Squadra mobile si sta concentrando sono finalizzati a chiarire i rapporti fra l’assassino, Stefano Perale, e le sue vittime, Anastasia Shakurova e Biagio Buonomo). Perché se dal punto di vista investigativo la vicenda è da considerarsi chiusa con la confessione dell’omicida, va però chiarito lo sfondo su cui è maturata la spietata esecuzione. «Sono stressato, sono mesi che non dormo», avrebbe detto Perale alla polizia subito dopo il suo arresto. All’avvocato Michele Maturi, cui si sono affidati al pari dei genitori di Anastasia, hanno spiegato che Biagio e Anastasia erano in laguna perché volevano comprare un appartamento a seguito della decisione di trasferirsi da Gallarate dove vivevano. L’avvocato è riuscito a parlare anche con il papà di Anastasia il quale smentisce che la figlia abbia mai avuto una relazione con Perale. I tre si sarebbero conosciuti alla Superjet di Tessera, dove Anastasia ha lavorato in passato come centralinista, Perale come insegnante di inglese ai russi, e Biagio come tecnico.