TOSIANI: CHI ACQUISTÒ QUOTE ASCOPIAVE?

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«Prima la decisione di vendere le quote di Ascopiave, oggi l’ipotesi di ricomprarle. Se la coerenza non è certo di casa, Zaia ci spieghi almeno a chi sono state vendute le quote della società multiutily trevigiana». Così i consiglieri regionali tosiani Giovanna Negro, Maurizio Conte, Andrea Bassi e Stefano Casali criticano le dichiarazioni odierne del governatore ai nuovi amministratori di Veneto Sviluppo incontrati oggi a Palazzo Balbi. «Due anni fa – ricordano i consiglieri della Lista Tosi – Veneto Sviluppo vendette le quote della società di servizi Ascopiave Spa, la multiservizi che opera a Treviso, su indicazione della Regione. Oggi però Zaia chiede ai nuovi amministratori nominati nella società regionale di valutare la possibilità di ‘portare in pancia le quote di partecipazione delle multiutilities’ perché i bilanci dei comuni sono allo stremo e quindi la dismissione delle quote per gli enti locali diventa obbligatoria». «Zaia giustifica la sua richiesta motivandola con il fatto che ‘è compito del pubblico garantire prezzi e tariffe eque e mantenere la governance nel territorio’ – proseguono i tosiani – ma allora perché le società di Ascopiave due anni fa sono state vendute? E visto che oggi invita la finanziaria regionale a comprare le quote nel timore che le stesse finiscano in mano ad investitori sul mercato, a chi sono andate le quote che abbiamo venduto due anni fa nell’amministrazione Zaia1? Queste operazioni niente hanno a che vedere con la coerenza di una gestione della cosa pubblica, e sulla trasparenza poniamo l’interrogativo – aggiungono i consiglieri Bassi, Casali, Conte, Negro – il governatore continua a degnare di un’attenzione tutta particolare l’area trevigiana, il suo territorio, quando invece dovrebbe focalizzare l’attenzione di Veneto sviluppo, finanziaria regionale, su tutte le realtà della nostra regione».

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