«Anche il cucciolo che hai preso farà la fine degli altri». È la grave minaccia lasciata sul parabrezza dell’auto alla feltrina, amante dei cani, che nel dicembre del 2014 trovò i suoi due labrador morti avvelenati. Presentò denuncia contro ignoti ai carabinieri di Feltre e da lì partirono le indagini della Procura che si sono chiuse nelle scorse settimane. A processo per le minacce gravi l’ex compagno della padrona dei cani e la mamma di lui. Il procedimento approderà di fronte al giudice in Tribunale a Belluno il 12 settembre prossimo: in quella data la vittima di quella terribile vendetta potrà costituirsi parte civile con l’avvocato Massimiliano Bruni del Foro di Treviso. I due imputati sono difesi di fiducia dall’avvocato Federica Dalle Mule di Belluno. Le indagini della Procura, con l’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Katjuscia D’Orlando hanno smascherato i presunti autori di quei messaggi. Ha nominato un consulente e effettuato uno studio sulla scrittura. Tramite le perizie calligrafiche, grazie a dei documenti reperiti presso le banche e i comuni si è risalti all’ex e alla mamma, una 50enne. Ora affronteranno il processo, che non riguarda però riguarda i due cani uccisi, ma solo le molestie e minacce.