A.A.A. anestesisti cercansi all’Usl 2. Una carenza di medici specialisti in anestesia mette in ginocchio l’azienda sanitaria feltrina: d’ora in avanti per andare incontro alle necessità e tamponare temporaneamente il buco di personale arriveranno medici «in prestito» dall’Uls 1. «Una soluzione provvisoria, chiaro – specifica il direttore generale di entrambe le aziende Adriano Rasi Caldogno – in attesa di veder conclusa la procedura di concorso aperta quest’estate e avere in mano una graduatoria di personale disponibile. In questi casi si bussa alle altre aziende per chiedere medici, è stato fatto con Belluno ma anche con altre realtà vicine. D’altra parte quando sono arrivato nell’azienda bellunese l’avevo annunciata, l’intenzione di infittire la collaborazione con Feltre». Intanto nella sanità bellunese scoppia la grana per la gaffe dell’Ulss con i malati di cancro. In calce ai referti dell’Usl i pazienti leggono l’ammontare delle spese sostenute dall’azienda per le cure. Il caso è arrivato al tribunale del malato che ora chiede all’azienda sanitaria di cancellare almeno per gli oncologici l’odiosa notarella. Questione di gusto e di delicatezza.