Mancato versamento per circa 600.000 euro di iva. È la ragione per cui le Fiamme Gialle di Adria, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Rovigo, hanno proceduto al sequestro di beni mobili ed immobili nei confronti del rappresentante legale della società che gestisce l’autodromo di Adria, che è stato indagato. Sino ad ora i finanzieri sono riusciti ad assicurare alla giustizia un importo pari a circa 171.000 euro fra valori mobiliari, conti correnti, vetture, parte di abitazioni e terreni. Nei confronti della società e dell’altra che gestisce invece il kartodromo, nel corso di un intervento eseguito in altro contesto di indagine in collaborazione con i Vigili del Fuoco di Rovigo e la Polizia Locale di Adria, i finanzieri hanno contestato numerose irregolarità in materia di sicurezza che ora saranno oggetto di valutazione del sindaco per i provvedimenti competenti. Inoltre, per ragioni di sicurezza, i Vigili del Fuoco hanno disposto il divieto di utilizzo del Paddock. Ulteriori rilievi sono scaturiti dalla presenza di pubblico su altre tribune prive del certificato di agibilità. A conclusione degli accertamenti, i militari della Tenenza di Adria, hanno proceduto alla notifica delle prescrizioni con cui i Vigili del Fuoco di Rovigo hanno espresso parere negativo all’uso di alcune parti dell’impianto sportivo, fra cui il Paddock e il gruppo elettrogeno.