Nell’ambito dei programmi nazionali di sostegno per il settore vitivinicolo la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Federico Caner, ha approvato il provvedimento che definisce le condizioni per l’accesso ai contributi destinati alla promozione del vino sui mercati dei paesi terzi.
Si tratta di una iniziativa prevista dalla normativa europea e i fondi, di derivazione comunitaria, sono gestiti dall’Organismo pagatore AGEA (l’Agenzia per le erogazioni in Agricoltura).
La somma totale messa a disposizione della Regione del Veneto per la campagna 2021/2022 è pari a 12.719.987,69 di euro, di cui 1 milione e 500mila euro per il finanziamento di progetti multiregionali e oltre 11 milioni per il finanziamento di progetti regionali. L’eventuale minor utilizzo di risorse di una delle due linee andrà, se necessario, a vantaggio dell’altra.
La misura fa parte di un pacchetto più ampio da quasi 39 milioni di euro di fondi europei che partendo dal rinnovo dei vigneti, passa attraverso l’aiuto alla trasformazione e alla vinificazione per arrivare fino alla promozione del prodotto finito sui mercati internazionali.
Potranno presentare domanda di contributo i produttori di vino, singoli od associati, anche in forma consortile o come associazioni temporanee di impresa e i consorzi di tutela delle denominazioni che intendono realizzare, nel corso dell’annualità 2021/2022, azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, realizzare campagne di informazione o partecipare a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale.
Le domande dovranno essere presentate in plico chiuso e sigillato entro le ore 12 del 12 novembre 2021 alla Direzione Agroalimentare, la cui sede è a Mestre in via Torino 110.
“Questo intervento intende sostenere la promozione dei vini veneti sui mercati esteri per cercare di aiutare le bottiglie con etichetta ‘made in Italy’ a recuperare quota e competitività dopo l’imprevedibile crisi creata dalla pandemia – spiega l’Assessore regionale -. Il Covid, infatti, ha provocato nel 2020 una frenata all’export di vino veneto, calato a -3,3%, ma ciò nonostante le esportazioni rappresentano il 36% del valore dell’intero settore nazionale.