Agroalimentare, c’è un fondo di garanzia

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Si allarga il perimetro dell’intervento di garanzia pubblica del credito alle imprese del settore primario, progettato dalla Regione Veneto in sinergia con la società finanziaria regionale Veneto Sviluppo S.p.A. Oltre alla garanzia di secondo grado, prestata ai Consorzi di garanzia collettiva fidi, il Fondo di garanzia per il settore primario istituito presso Veneto Sviluppo potrà offrire anche garanzie dirette alle imprese. Con il provvedimento portato all’approvazione della Giunta regionale dall’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, la Regione autorizza la finanziaria Veneto Sviluppo a stipulare accordi convenzionali con gli istituti di credito per favorire l’accesso al credito alle imprese agricole e agroalimentari mediante operazioni di garanzia diretta effettuate tramite il Fondo regionale di garanzia, gestito appunto da Veneto Sviluppo. L’intervento del Fondo consiste nel mettere a disposizione delle banche che intendono partecipare all’operazione, distinti plafond, definiti ‘Lotti finanziari’, a presidio delle garanzie rilasciate dal fondo medesimo nell’interesse dei beneficiari, cioè delle imprese attive nella produzione agricola e nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti primari. La garanzia, con una percentuale di intervento dell’80%, opera a copertura delle perdite registrate dalla banca sui singoli finanziamenti. Le risorse finanziarie riservate per tali operazioni ammontano a 3 milioni di euro, pari al 60 per cento delle disponibilità finanziarie del Fondo regionale di garanzia per il settore primario, suddivisi in 10 lotti finanziari da 300 mila euro da assegnare alle banche che ne facciano richiesta, secondo le modalità stabilite. L’importo massimo dei finanziamenti che possono essere garantiti è di 250.000 euro per singolo beneficiario, anche come cumulo di più linee. “Con questa operazione – prospetta Pan – contiamo di riuscire a dare gambe, anzi ali, alla propensione ad innovare e investire dei nostri imprenditori. Senza accesso al credito, e senza opportune garanzie di fronte ai rischi del mercato, anche i migliori progetti rischiamo di rimanere lettera morta. Allargare il perimetro del credito potenziando lo strumento della garanzia diretta ci sembra il modo più efficace per massimizzare gli effetti del Fondo per il primario e venire incontro alle esigenze delle imprese e degli istituti di credito”. Il provvedimento diventerà operativo dopo aver superato l’esame della competente commissione consiliare di palazzo Ferro-Fini.

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