A parte la coppia di turisti cinesi transitata per una notta e Verona e ora ricoverata all’Ospedale Spallanzani di Roma, ad ora in Veneto si è registrato un solo caso sospetto secondo i parametri sanitari ufficiali (insufficienza respiratoria acuta, tosse, febbre superiore a 38). Si tratta di un cittadino brasiliano che si trovava a Verona proveniente dalla Cina. Il campione immediatamente effettuato e analizzato allo Spallanzani ha dato esito negativo. Tutti negativi sono risultati anche i campioni analizzati di persone che si sono presentate con sintomi lievi, o asintomatiche, dichiarando di aver avuto contatti recenti con la Cina.Le informazioni sono state date nel corso di un punto stampa sulla situazione legata al “coronavirus cinese”, organizzato a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, dal Presidente della Regione, Luca Zaia, che era affiancato dall’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, dal Direttore Generale della sanità veneta, Domenico Mantoan, dalla Dirigente della Direzione regionale Prevenzione, Francesca Russo. Presenti anche numerosi Direttori Generali delle Ulss Venete, dello Iov e dell’Azienda Zero. Zaia ha informato che è stata attivata una task force regionale e sono state attivate identiche strutture in ogni Ullss con gruppi di risposta rapida.