Anche per il 2020, il Soccorso Alpino e Speleologico Veneto del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico avrà il sostegno della Regione del Veneto che, su proposta dell’Assessore alla Sanità di concerto con quello alla Protezione Civile e Politiche per la Montagna, ha stanziato 700 mila euro quale contributo annuale all’attività.
“Attuiamo con piacere e riconoscenza – sottolinea l’Assessore alla sanità – la convenzione triennale 2019-2021 in atto con Sasv-Cnsas, che prevede un importo massimo di 700 mila euro l’anno. Abbiamo scelto di erogare il massimo perché il Soccorso Alpino, che opera nell’ambito del sistema di urgenza-emergenza Suem 118, è uno dei pilastri della sicurezza e del soccorso in montagna, in ambiente ipogeo e in tutti gli ambienti ostili e impervi del territorio”. “Arrivano dove pochi avrebbero il coraggio di avventurarsi – aggiunge l’Assessore alla Protezione Civile – sono coraggiosi e preparati, rischiano la vita per salvare vite, troppo spesso messe in pericolo da comportamenti imprudenti ai quali la montagna può non lasciare scampo. La gratitudine della Regione per questi uomini e donne deve essere quella di ogni cittadino che frequenta la nostra montagna e anche di chi ci vive.”. Le attività per le quali è stato disposto il finanziamento sono molteplici: la preziosa formazione degli operatori, l’attività di soccorso vera e propria con tutti i suoi aspetti organizzativi, tecnici e logistici, gli aspetti amministrativi, organizzativi e tecnici per l’attività del personale, l’adeguamento, ammodernamento e manutenzione delle dotazioni strumentali.