Non solo la Procura di Padova, ma anche la magistratura contabile. La gestione di Etra, la multiutility a partecipazione pubblica che si occupa di rifiuti, ambiente e servizi idrici, finisce nel mirino della Corte dei Conti del Veneto. Che, dopo gli articoli pubblicati sul Mattino di Padove ha deciso di aprire un fascicolo per valutare l’ipotesi di danno erariale. La magistratura ha avviato l’istruttoria che diventa atto dovuto quando si prospetta la possibilità di un danno specifico e concreto alle casse pubbliche. In questi casi, dunque, l’apertura di un procedimento diventa obbligatoria, come sottolinea il procuratore della Corte dei Conti Paolo Evangelista. La magistratura contabile procederà pertanto all’acquisizione di tutti i documenti relativi all’attività di Etra, tra cui anche quelli dell’appalto da 42.908.181 euro relativo all’affidamento della raccolta rifiuti nel territorio dei vari Comuni del bacino. Il lavoro della magistratura contabile veneziana procede in parallelo con l’altra inchiesta, quella penale, coordinata dal procuratore capo di Padova Matteo Stuccilli con il pubblico ministero Sergio Dini.