ANTIMAFIA, IL PREFETTO HA COLPITO 16 VOLTE

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il prefetto Salvatore Mulas, non dà tregua alle possibili infiltrazioni mafiose nel nostro territorio ed emette una nuova interdittiva. Il provvedimento è stato deciso nei confronti della Ecotech Srl, con sede a Legnago, la quale, come per gli ultimi due provvedimenti amministrativi che hanno coinvolto la Veneta Autotrasporti Srl e la Sg Petroli Srl, è riconducibile a una famiglia di imprenditori di origine siciliana, già colpita in passato da un altro provvedimento interdittivo antimafia emesso dalla Prefettura di Milano. Si tratta della famiglia Diesi, originaria del Comune di Roccamena (Palermo) e da sempre attiva in vari campi imprenditoriali (con particolare riferimento a quelli dell’edilizia e del movimento terra), la quale, a seguito di complesse vicende legate al coinvolgimento in procedimenti penali inerenti, fra l’altro, il reato di associazione di tipo mafioso, si è trasferita a metà anni 2000 in Veneto, rinnovando e moltiplicando la propria storica attività imprenditoriale, anche tramite vari rapporti familiari. Nello svolgimento di tale attività imprenditoriale, due fra le principali società afferenti alla famiglia Diesi, la Coget srl di Candia (Rovigo) e la Tre Emme Costruzioni Generali srl di Badia Polesine sono state raggiunte da informazioni antimafia interdittive emesse dalle prefetture di Milano e Rovigo nel 2013 e 2014 e successivamente confermate dal Consiglio di Stato nel 2016, rilevando tra l’altro che ci si trova di fronte ad “una complessa e articolata rete di società (…) sia pure formalmente distinte e intestate a soggetti formalmente privi di criticità”, ma “in realtà sono organiche ad un più ampio disegno criminoso di elusione della normativa antimafia”. Gliu accurati accertamenti svolti dalla Prefettura, si legge in una nota, hanno permesso di accertare la sussistenza del rischio di infiltrazione mafiosa desunto da molteplici indici.

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