API, UN AIUTO PER AIUTARLE A VIVERE

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Quattordici Comuni della provincia di Treviso hanno aderito al progetto “Facelia”, promosso da Apat – Apicoltori in Veneto in collaborazione con Confagricoltura Treviso, per contribuire alla sopravvivenza degli insetti impollinatori. Il progetto consiste in un’azione di diffusione della facelia (Phacelia tanacetifolia), pianta ad alto potenziale mellifero, produttrice di nettare e polline e dunque richiamo irresistibile per le api e altri insetti impollinatori. Il progetto fa leva sulla sensibilità dei Comuni, ai quali Apat e Confagricoltura chiedono di acquistare i semi della pianta, seminandoli in appezzamenti comunali e mettendoli a disposizione gratuitamente dei residenti. Viene chiesto anche di organizzare un incontro informativo con un agronomo e un apicoltore. La lettera con la proposta è stata inviata a 140 Comuni tra Treviso e Venezia. I primi ad aderire sono stati Spresiano e Ponzano Veneto, seguiti da Quinto di Treviso, Asolo, Cison di Valmarino, Cornuda, Crocetta del Montello, Jesolo, Monastier di Treviso, Musile di Piave, Nervesa della Battaglia, Paese, Revine Lago e Villorba. A breve si unirà Resana e altri Comuni partiranno in autunno. A Paese sono stati seminati 5.000 metri quadrati di facelia a fianco al cimitero e in un’ex cava. A Quinto seminati due campi accanto agli orti urbani. “L’iniziativa ha incontrato i favori non solo degli apicoltori, ma anche di tanti cittadini attenti ai problemi ambientali e alla biodiversità, consapevoli del prezioso lavoro delle api e degli altri impollinatori – spiegano Stefano Dal Colle, presidente regionale di Apat e Dino Masetto, agronomo di Confagricoltura -. In futuro contiamo di estenderla anche agli agricoltori. La Pac, politica agricola comune, prevede infatti la possibilità di seminare la facelia nei terreni messi a riposo, con contributi specifici.

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