Articoli religiosi, allarme sul mercato

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Crollo delle vendite anche perchè i santuari, come quello di Padova, bloccano gli ordini.

Il mercato dei prodotti religiosi e dell’oggettistica devozionale rischia la crisi. La drastica riduzione della presenza di turisti e pellegrini in Italia e il blocco delle celebrazioni nelle chiese a causa dell’epidemia di coronavirus sta mettendo in grave difficoltà un comparto con un fatturato annuo di circa 500-700 milioni di euro. L’allarme viene lanciato da Devotio, la fiera internazionale per il mondo religioso che si svolge a BolognaFiere, e dall’associazione degli operatori del settore articoli religiosi Assoreli. Il comparto dei prodotti per il settore religioso in Italia conta circa 3mila aziende produttrici, soprattutto artigianali e a carattere familiare, e circa 700 negozi e rivenditori al dettaglio, per un totale di diverse migliaia di posti di lavoro.“La preoccupazione degli operatori è molto alta e la riduzione delle vendite è già pesante”, conferma Valentina Zattini, amministratore di Officina Eventi, società organizzatrice di Devotio. “Visto il crollo del numero dei pellegrini, i grandi santuari come Sant’Antonio da Padova, San Giovanni Rotondo, Loreto, Lourdes e anche i negozi di Roma e i Musei Vaticani hanno iniziato a bloccare o a cancellare gli ordini. Se consideriamo che per molti produttori le sole vendite nella zona di Roma e del Vaticano rappresentano ben oltre il 25% del fatturato, non si può non considerare la situazione particolarmente allarmante. E anche la prossima Pasqua, che solitamente rappresenta un periodo importante, è già compromessa”.Il comparto degli articoli religiosi e dell’oggettistica devozionale riguarda diversi settori merceologici, che vanno dagli oggetti per il culto agli articoli religiosi, dai presepi alle immagini sacre, dai mosaici ai paramenti e all’arredamento liturgico. E poi ostie, rosari, medagliette, crocifissi, santini, candele, incensi e migliaia di altri prodotti, che sono molto apprezzati anche all’estero. “Alcune aziende di questo settore hanno sede proprio nei territori del nord Italia più colpiti dall’epidemia e a loro va tutta la nostra solidarietà per le difficoltà che stanno affrontando”, sottolinea Valentina Zattini. “La prossima edizione della fiera Devotio, che si svolgerà a BolognaFiere dal 7 al 9 febbraio 2021, intende proporsi come un’occasione di rilancio per un mercato che oggi sta subendo un forte colpo”.

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