Asiago, i sindaci dell’Altopiano. “Va attivato il nuovo ospedale”

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“Noi sindaci, confidiamo che l’ospedale nuovo, per il bene dei nostri cittadini e di tutte le persone che per vari motivi frequentano queste zone, venga attivato e reso accessibile nel più breve tempo possibile”. È l’appello lanciato all’assessore alla Sanità della Regione del Veneto, Manuela Lanzarin, in una lettera a firma congiunta dei sindaci di Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana – Conco, Roana e Rotzo.
“L’ospedale di Asiago è collocato sull’Altopiano dei Sette Comuni, in cui vive una popolazione di circa 22 mila abitanti, in un territorio distante dalla pianura, ove, nella maggior parte dei casi per i pazienti è difficile raggiungere altre strutture sanitarie situate in altre zone appartenenti all’Azienda ULSS7 Pedemontana”, si legge nella missiva inviata a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale.
“Lo stesso nosocomio offre servizi ed assistenza sanitaria ai moltissimi turisti che frequentano l’Altopiano durante i periodi di maggiore affluenza turistica – continuano i sindaci –. Ogni giorno i servizi sociali comunali ricevono segnalazioni dai cittadini, che per vari motivi devono essere ricoverati od effettuare visite specialistiche od esami diagnostici, che sono in difficoltà nel raggiungere le strutture ospedaliere di pianura; la gran parte dei pazienti, infatti, è rappresentata da anziani, adulti in cura oncologica, donne in gravidanza e persone che necessitano di cure ospedaliere”.
“I lavori per la realizzazione del nuovo ospedale sono stati da tempo ultimati, infatti, il nuovo ospedale è stato anche collaudato per la verifica delle prestazioni dell’edificio con esito positivo. Ad oggi, l’ospedale è illuminato a giorno durante le notti ed appare attendere soltanto la propria piena operatività”, sottolineano i sindaci.
Che incalzano: “Stiamo vivendo un momento storico molto difficile per il covid-19 e le sue varianti, dove è necessaria una maggiore tutela ed efficacia delle cure sanitarie, al fine di permettere ai pazienti di usufruire del nuovo ospedale di Asiago, in quanto è una struttura moderna, che dispone di stanze singole e doppie, con servizi e bagni autonomi, non di camerate che ospitano cinque o sei pazienti contemporaneamente, peraltro sprovviste di impianto di condizionamento dell’aria in cui si rende necessario tenere aperte le finestre con le bassissime temperature che ci caratterizzano in questo periodo e con tutti i rischi di contagio da covid-19, nonostante i protocolli sanitari in atto”.
“Confidiamo che l’ospedale nuovo, per il bene dei nostri cittadini e di tutte le persone che per vari motivi frequentano queste zone, venga attivato e reso accessibile nel più breve tempo possibile”, concludono i sindaci.