“L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci rende chiaro una volta per tutte, quanto sia fondamentale una presenza diffusa di ospedali completamente attrezzati sul territorio. Nel veronese, come in tutta la Regione, è continua la minaccia di chiusura di reparti e declassamento di strutture ospedaliere” ha detto Manuel Brusco del gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle. “Ho sempre sostenuto -prosegue- che quello di doversi rivolgere a decine di chilometri di distanza da proprio centro abitato, per ricevere assistenza medica sia’ un disagio intollerabile. Nel veronese popolazione, associazioni e quella parte di politica vicina ai cittadini si sono mobilitate, riuscendo ad evitare ridimensionamenti e chiusure, come successo recentemente a San Bonifacio e Malcesine per citare solo due casi”. “Ma in tutto il Veneto la minaccia è quotidiana -conclude- nel nome di un’eccellenza sanitaria che si concentra più sui costi che sull’assistenza. Il governatore Luca Zaia ha annunciato di volere aggiungere agli esistenti decine di nuovi posti letto di terapia intensive, anche riattivando quei presidi ospedalieri che sono stati depotenziati in passato. Un auspicabile ripensamento, davanti a una necessità evidente. Oggi abbiamo la dimostrazione che i tagli del passato creano disagi quotidiani”.