Secondo i dati dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), che ha chiuso l’istruttoria il 31 marzo, su 66 mila ettari richiesti complessivamente su tutto il suolo nazionale oltre la metà arrivano dal Veneto. Nella nostra regione infatti sono 34.677 gli ettari di nuovi vigneti chiesti, con un boom che, secondo le prime indiscrezioni, riguarda soprattutto il veneziano, oltre alla Bassa Veronese e al Rodigino. «La nostra provincia sembra essere in testa alle richieste. In tutto, in Italia, le domande sono state 12.531, di cui 3.856 in Veneto – sottolinea Rita Tognon, direttore di Confagricoltura Venezia. – A fare richiesta di nuovi impianti sarebbero soprattutto le aziende cerealicole e zootecniche, che stanno vivendo una gravissima crisi di settore e che nel vino vedrebbero il possibile sbocco». Giulio Rocca, presidente di Confagricoltura Venezia, commenta così: «Il settore vitivinicolo sta andando molto bene, contrariamente ad altri settori agricoli che stanno vivendo una fase di grande difficoltà. Naturale, quindi, che le aziende cerchino di indirizzarsi in colture più redditizie. Quello che trovo interessante è il dinamismo che anima l’imprenditoria veneta, segno di vitalità e di prospettive di crescita. Non vorrei però che una crescita troppo rapida del settore nella provincia potesse far crollare i prezzi delle uve e che quindi si rischiasse di mettere in difficoltà anche questo settore come è successo anni fa».