C’è chi mette all’asta dipinti e opere d’arte. Chi terreni, beni immobili o materiali. E chi la completa strumentazione legata all’autovelox. Come nel caso del Comune di Longarone: l’ente di Palazzo Mazzolà ha deciso di pubblicare un bando di vendita per un’asta pubblica, finalizzata a cedere il rilevatore di velocità. Non perché non serva, tutt’altro. Il motivo dell’insolito provvedimento è spiegato dal responsabile dell’area di vigilanza, Massimo Longo: «A fine 2016 – afferma il vice ispettore – abbiamo acquistato il nuovo strumento per misurare la velocità con caratteristiche più attuali. Essendo digitalizzato, possiamo avere i dati in tempo reale: senza considerare che la rilevazione comprende entrambe le direzioni di marcia dei veicoli. Per questo, il vecchio autovelox non è più in uso». L’asta potrebbe attirare l’attenzione di qualche soggetto in ambito istituzionale: «Essendo uno strumento del 2001, il prezzo a base d’asta è inevitabilmente basso». Nello specifico, si parte da 2500 euro. Una cifra che comprende due contenitori (uno con un rilevatore, il supporto a vetro e un elaboratore, l’altro con stampante e videocamera), nove rotoli di carta termica per la stampante, un’antenna di trasmissione (con tanto di calamita per il posizionamento sul veicolo di controllo) e due cavalletti.