«Il M5S ha scoperto che un’indagine interna della Regione aveva attribuito nel 2012 precise responsabilità amministrative alle strutture della Ulss di Belluno, che non avevano messo in atto dei semplici meccanismi di controllo sulle liste di attesa, confrontandole con i pagamenti dei ticket». Il consigliere Patrizia Bartelle del M5S interviene nella vicenda che investì la sanità bellunese. «Le prenotazioni – spiega Bartelle rifacendosi all’indagine regionale – venivano inserite su un registro cartaceo, privo di una numerazione progressiva dei fogli, senza data né di inserimento, né della prestazione, senza una differenziazione tra i pazienti che accedevano alla prestazione tramite la struttura ospedaliera e quelli che vi accedevano tramite la libera professione, con esami i cui referti venivano inviati talvolta anche via fax, in presenza di numerose altre irregolarità procedurali. Risultava tra l’altro che una quota consistente di pazienti, il 22-23% solo nel biennio 2010-2011, non aveva pagato il ticket. Così gli uffici ispettivi regionali chiesero due cose alla Ulss1: accertare le responsabilità della mancata vigilanza e di accertare l’importo dei ticket non pagati. Ed è quello che vorrei sapere anch’io e per questo ho presentato una precisa interriogazione alla Giunta e all’assessore Coletto». L’esponente dei 5Stelle chiese se «Sono stati compiuti gli accertamenti? L’assessorato li ha richiesti esplicitamente? Bisogna dare una risposta urgente a questa domanda».