“L’ho sempre auspicato in tempi non sospetti”. Intanto a Venezia chiude il Caffè Florian fino a data da destinarsi. I casi positivi sono saliti a 856. Una lettera del Papa al “Mattino”.
“Ben venga questa misura del Governo, che ho sempre auspicato in tempi non sospetti. Il criterio di lotta ad un virus sarebbe insostenibile con restrizioni a macchia di leopardo, coma fatto finora”. Lo ha sottolineato dice il governatore Luca Zaia, commentando i nuovi provvedimenti validi in tutt’Italia per contrastare il Coronavirus. ” I virus – aggiunge – non conoscono confini territoriali e abbiamo l’obbligo di difendere la salute dei cittadini”.
E infatti c’è da registrare un forte balzo in avanti dei casi di positività al Coronavirus in Veneto, con 85 nuovi malati rispetto a lunedì sera. I casi totali salgono a 856, e cresce anche il numero dei morti: 26, con 5 nuove vittime, 4 delle quali sono pazienti che si trovavano ricoverate a Treviso. Lo rende noto l’ultimo report diffuso dalla Regione Veneto. Quasi stabile il numero delle persone ricoverate, 204 (+1), mentre sono 67 (+6) quelle in terapia intensiva. I malati dimessi sono finora 47. Il Coronavirus ferma anche il Caffè Florian di Venezia.Il locale del 1720, uno dei simboli della città nel mondo, è chiuso fino a data da destinarsi, “in ottemperanza alle nuove decisioni prese per contenere l’emergenza del Covid-19”. “Una decisione, la chiusura temporanea, “che seppur a malincuore – spiega una nota del Florian – è stata maturata alla luce di un aggravamento delle già numerose incognite presenti in questa situazione difficile e di allarme”. “Ci scusiamo con tutti i nostri clienti per il disagio e confidiamo di poter riaprire quanto prima”. Il Florian è il caffè più antico del mondo, situato in Piazza S.Marco. Un locale fastoso,con opere d’arte neo-barocche e moderne,che in tre secoli -festeggiati quest’anno -non ha mai chiuso un giorno, nemmeno nei momenti più bui,tra le due guerre, e neppure durante le acque alte eccezionali. Nelle sue salette ricche di marmi, specchi e velluti, si sono seduti, negli anni, personaggi come Goethe e Rousseau, Byron,Foscolo, Proust, Warhol ed Hemingway. Un appello alla “responsabilità” e alla “collaborazione con le apposite autorità competenti” arriva anche da Papa Francesco che le definisce, assieme alla “buona volontà”, “un valore aggiunto di cui il mondo ha estremo bisogno”. In una lettera a ‘Il Mattino di Padova’, in cui annuncia che le le meditazioni della sua Via Crucis arriveranno dalla parrocchia del carcere ‘Due Palazzi’, il pontefice sottolinea, riferendosi all’epidemia del coronavirus: “Anche in questi momenti Dio ci sta parlando”.