Black out elettrici, disagi negli hotel

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Spiaggia di Jesolo
Spiaggia di Jesolo

I problemi si stanno ripetendo soprattutto in diverse località balneari della costa veneta, nel pieno della stagione estiva. Evidentemente a incidere è il grande caldo di questi giorni che spinge a far funzionare dappertutto i sistemi di condizionamento dell’aria a pieno regime. Sta di fatto che i black out elettrici sono sempre più numerosi, con conseguenti, spiacevoli disservizi e disagi che colpiscono in primis i clienti.
Diverse le segnalazioni raccolte da Federalberghi Veneto: a Jesolo, Bibione e Caorle le situazioni più eclatanti, con hotel rimasti al buio e senza corrente per ore. Ma problemi ce ne sono un po’ dovunque, a macchia di leopardo. Questione già segnalata anche a molti Comuni. Ad Abano Terme, per esempio, già in passato era stata inviata una lettera a E-Distribuzione per segnalare cosa stava capitando: ascensori fermi, servizi bloccati per ore, pc e server fermi, chip e schede danneggiati, pompe delle piscine e degli impianti rotte, inverter bruciati, utilizzatori rovinati.
“Chiediamo subito soluzioni, non possiamo rischiare di perdere clienti che possono trovarsi senza i servizi che chiedono durante il loro soggiorno o possono spaventarsi e non tornare più. Poi sappiamo tutti quanto valgano il passaparola e pure le inserzioni e i commenti lasciati on-line”, dichiara il presidente Massimiliano Schiavon, molto preoccupato per i disservizi in corso. Le territoriali dell’associazione di categoria stanno, infatti, segnalando da più parti forniture a singhiozzo, se non addirittura del tutto bloccate, anche per molte ore. “Eppure le bollette le paghiamo e tutti sappiamo quanto il costo dell’energia sia aumentato e pesi sui bilanci delle aziende alberghiere, negli ultimi tempi: stimiamo che nell’ultimo anno gli alberghi veneti abbiano pagato 200 milioni di euro per l’elettricità. E quindi delle due, l’una: o ci danno il servizio come si deve o ci devono far pagare meno decurtando o rimborsando la parte legata al disservizio”.
Con l’ondata di calore dell’ultima settimana, il problema ha raggiunto il culmine in parallelo al picco massimo delle temperature. “La situazione sta diventando insostenibile – sottolinea Schiavon –. Abbiamo interessato alcune Amministrazioni comunali e ci sono sindaci che subito si sono attivati, purtroppo senza grossi risultati. Non possiamo permetterci di affrontare così la stagione estiva: servono soluzioni immediate. Come imprenditori stiamo facendo di tutto: abbiamo installato gruppi elettrogeni alternativi e pannelli fotovoltaici, stiamo facendo comunità energetiche, ma senza un servizio elettrico nazionale moderno che funzioni, non ci possiamo sostituire a E-distribuzione e al servizio che eroga e che paghiamo profumatamente”.
Il presidente Schiavon conclude: “Desideriamo sollecitare dialoghi, interventi, soluzioni. Subito. Altrimenti siamo anche pronti a una class action: un servizio adeguato è dovuto non solo perché lo paghiamo, ma anche perché è indispensabile per la regolare conduzione delle nostre attività. Ripetuti black out e disagi sono il frutto di una rete e cabine spesso obsolete e di una mancata programmazione preventiva delle infrastrutture necessarie: una carenza che non ci possiamo certo permettere in una Regione che fa del turismo la sua prima economia”.