Quattordici persone sono state denunciate dalla polizia di Vicenza per il blitz avvenuto alla Miteni spa di Trissino (Vicenza) nella mattinata del 18 marzo, quando trenta manifestanti, vestiti con tute bianche e in parte travisati, avevano fatto ingresso nella proprietà privata, dopo aver scavalcato le recinzioni. L’attività di indagine della Digos di Vicenza, che ha analizzato i filmati della videosorveglianza dell’azienda, oltre alle fotografie scattate, ha portato a identificare altrettanti attivisti dei centri sociali Bocciodromo di Vicenza, Arcadia di Schio e Pedro di Padova. I responsabili dovranno rispondere a vario titolo dei reati di violenza privata, violazione di domicilio, imbrattamento e manifestazione senza preavviso. Secondo quanto riferisce la Polizia berica si tratta di persone da tempo conosciute alla Digos per il loro attivismo in movimenti antagonisti del Veneto, molti dei quali più volte denunciati per reati commessi in occasione di manifestazioni pubbliche. Dopo l’ingresso dei manifestanti il personale addetto alla vigilanza dell’azienda vicentina aveva allertato le forze di polizia, segnalando lo scavalcamento delle recinzioni esterne, che sono state danneggiate.